3.6.07

MaTTaEstaTe

Ieri Sera si è dato il via alla MattaEstate, all'ExMattatoio (via gran sasso).
la serata FestAfrica, organizzata da MovingInTheCity, si è presentata molto coinvolgente, affascinate, piena di ritmi, suoni, balli...insomma affascinante!
Vi elenco alcune delle date che proseguiranno:
3Giugno - MovingInTheCity
Corpo&Potere
8Giugno - PrimoTempo
SottoAltriCieli
9Giugno - MovingInTheCity
Kubeia (danza Monica Farnè/musica Paolo Fresu)
10Giugno - MovingInTheCity
Corpo&Potere - incontro ore 18 al Museo V. Colonna
14Giugno - GlobsterLiveSet•Polcini djSet
MuccheCannibaliEMaialiDellaVita
MovingInTheCity - ore 18 al Museo V. Colonna
IlNudo . incontro con f. speroni (Storico dell'arte) . c. casorati (critica d'arte)
15Giugno - CompagniaDellaFortezza - VolterraTeatro
IlLibroDellaVita (MovingInTheCity)

Se mi lasci, non valeJulioIglesias

1979 - Luciano Rossi / Gianni Belfiore

La valigia sul letto è quella d'un lungo viaggio,
e tu senza dir niente hai trovato il coraggio,
con l'orgoglio ferito di chi poi si ribella,
ma quando t'arrabbi sei ancora più bella.

E così su due piedi io sarei liquidato,
ma vittima sai di un bilancio sbagliato.
Se un uomo tradisce, tradisce a metà,
per cinque minuti e non eri più qua.

Se mi lasci, non vale. (Se mi lasci, non vale)
Se mi lasci, non vale. (Se mi lasci, non vale)
Non ti sembra un po' caro il prezzo
che adesso io sto per pagare?

Se mi lasci, non vale. (Se mi lasci, non vale)
Se mi lasci, non vale. (Se mi lasci, non vale)
Dentro quella valigia tutto il nostro passato non ci può stare.

Metti a posto ogni cosa e parliamone un po'
io di errori ne ho fatti e di colpe ne ho,
ma quello che conta tra il dire e il fare
è saper andar via ma saper ritornare.

Se mi lasci, non vale. (Se mi lasci, non vale)
Se mi lasci, non vale. (Se mi lasci, non vale)
Non ti sembra un po' caro il prezzo
che adesso io sto per pagare?

Se mi lasci, non vale. (Se mi lasci, non vale)
Se mi lasci, non vale. (Se mi lasci, non vale)
Dentro quella valigia tutto il nostro passato non ci può stare.

Se mi lasci, non vale. (Se mi lasci, non vale)
Se mi lasci, non vale. (Se mi lasci, non vale)
Dentro quella valigia tutto il nostro passato non ci può stare.

BobMarleyWho the cap fit

Man to man is so unjust
You don't know who to trust
Your worse enemy could be your
best friend
And your best friend, your worse enemy
Some will eat and drink with you
Then behind them suss upon your
Only your friend know your secret
So only he could reveal it
Who the cap fit
Let them wear it
I say I throw me corn
Me no call no fowl
I saying cok-cok-cok-cluk-cluk - Cluk yeah!
Some will hate you
Pretend they love you, now
Then behind they try to eliminate you
But who Jah bless, no one
curse
Thank God, we're pass the worse
Hypocrites and parasites
Will come up and take a bite
And if your night should turn to day
A lot of people would runaway
And who the stock fit
Let them wear it
Who the cap fit, let them wear it

I say I throw me corn
I say I call no fowl
I saying cok-cok-cok, yeah! - Cluk-cluk-cluk!
Some will eat and drink with you
Then behind them suss upon you
And if night should turn to day
A lot of people would runaway
Who the cap fit
Let them wear it
Throw me corn
Me no call no fowl
I saying cok-cok-cok, I say cluk - Cluk-cluk!
I saying cok-cok-cok, I say cluk - Cluk-cluk!

TraDuzione
Gli uomini sono così ingiusti tra loro.

Non sapete più in chi credere,
Il vostro peggiore nemico potrebbe essere il vostro migliore amico,
E il vostro migliore amico, il vostro peggiore nemico.
Alcuni mangeranno e berranno con te,
Ma alle spalle cercheranno di costringerti al silenzio.
Solo un amico conosce il tuo segreto,
Quindi soltanto lui potrebbe rivelarlo.
A chi s'adatta il cappello,
Lo indossi.
Dico, gettatemi pure il grano,
Ma non chiamatemi pollo.
Sto dicendo co-co-co, co-co - Coccodé, sì!
Alcuni ti odieranno,
Sostenendo di amarti ora,
Poi alle spalle tenteranno di eliminarti.
Ma chi è benedetto da Jah è al riparo da ogni maledizione.
Grazie a Dio, il peggio è passato.
Ipocriti e parassiti
Si faranno avanti per avere un boccone,
E se la tua notte si trasformasse in giorno
Parecchia gente scapperebbe.
E a chi s'adatta la merce,
La indossi.
A chi s'adatta il cappello, lo indossi
Dico, gettatemi pure il grano,
Ma non chiamatemi pollo.
Sto dicendo co-co-co, co-co, sì - Coccodé
Alcuni mangeranno e berranno con te,
Ma alle spalle cercheranno di costringerti al silenzio.
E se la notte si trasformasse in giorno
Parecchia gente scapperebbe.
A chi s'adatta il cappello,
Lo indossi
Gettatemi il grano,
Ma non chiamatemi pollo.
Sto dicendo co-co-co, dé-dé-dé - Coccodé
Sto dicendo co-co-co, dé-dé-dé - Coccodé

NinoManfrediTanto pe' cantà

E' una canzone senza titolo,
tanto p'e cantà,
pe' fà qualche cosa,
nun è gnente de straordinario,
è roba der paese nostro
che se pò cantà pure senza voce ...
basta 'a salute,
quanno c'è 'a salute c'è tutto,
basta 'a salute e un par de scarpe nove,
che poi girà tutto'er monno
e m'accompagno da me !

Pe' fà la vita meno amara,
me sò comprato 'sta chitara,
e quann'er sole scenne e more
me sento 'n'core cantatore,
la voce è poca ma 'ntonata,
nun serve a fà 'na serenata,
ma serve solo 'a fà in maniera,
de farme 'nsonno a primma sera.

Tanto pe' cantà
pecchè me sento 'n friccico ner core,
tanto pe' sognà
perchè ner petto me ce naschi 'n fiore,
fiore de lillà
che m'ariporti verso er primo amore
che sospirava alle canzoni mie
e m'arintontoniva de bugie.

Canzoni belle e appassionate,
che Roma mia m'ha ricordate,
cantate solo pe' dispetto
ma co'na smania dentro ar petto,
io nun ve canto a voce piena
ma tutta l'anima è serena,
e quanno er cielo se scolora
de me nessuna se innamora.

Tanto pe' cantà
pecchè me sento 'n friccico ner core,
tanto pe' sognà
perchè ner petto me ce naschi 'n fiore,
fiore de lillà
che m'ariporti verso er primo amore
che sospirava alle canzoni mie
e m'arintontoniva de bugie.

Pedro Salinas

Ciò che tu sei
mi distrae da ciò che dici.

Lanci parole veloci
inghirlandate di risa,
e mi inviti ad andare
dove mi vorranno condurre.
Non ti do retta, non le seguo:
sto guardando
le labbra dove sono nate.

Guardi, improvvisa, lontano.
Fissi lo sguardo lì, su qualcosa,
non so che, e scatta subito
a carpirla la tua anima
affilata, di saetta.
Io non guardo dove guardi:
sto vedendo te che guardi.

E quando tu desideri qualcosa
non penso a ciò che vuoi,
e non lo invidio: non importa.
Oggi lo vuoi, lo desideri;
domani lo scorderai
per un desiderio nuovo.
No. Ti attendo più oltre
dei limiti, dei termini.
In ciò che non deve mutare
rimango fermo ad amarti, nel puro
atto del tuo desiderio.
E non desidero più altro
che vedere te che ami.

steSSa

sei così respigente,
che la gente lo sa,
lo avverte,
che stai facendo i conti con
te stessa.

Eugenio Montale

Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale
e ora che non ci sei è il vuoto ad ogni gradino.
Anche così è stato breve il nostro lungo viaggio.
Il mio dura tuttora, né più mi occorrono
le coincidenze, le prenotazioni,
le trappole, gli scorni di chi crede
che la realtà sia quella che si vede.

Ho sceso milioni di scale dandoti il braccio
non già perché con quattr'occhi forse si vede di più.
Con te le ho scese perché sapevo che di noi due
le sole vere pupille, sebbene tanto offuscate,
erano le tue.

Pedro Salinas

Io di più non posso darti.
Sono quel che sono.
Ah, come vorrei essere
sabbia, sole in estate!
Che tu ti distendessi
riposata a riposare.
Che andando via tu mi lasciassi
il tuo corpo, impronta tenera,
tiepida, indimenticabile.
E che con te se ne andasse
sopra di te, il mio bacio lento:
colore,
dalla nuca al tallone, bruno.
Ah, come vorrei essere vetro,
tessuto, legno,
che conserva il suo colore
qui, il suo profumo qui,
ed è tremila chilometri lontano!
Essere la materia che ti piace,
che tocchi tutti i giorni,
che vedi ormai senza guardare
intorno a te, le cose
collana, profumi, seta antica
di cui senti la mancanza
domandi: "Ah, ma dov'è".
Ah, e come vorrei essere
un'allegria fra tutte,
una sola, l'allegria della tua allegria!
Un Amore, un solo amore:
l'amore di cui tu ti innamorassi
Ma non sono che quello che sono.

Arthur Rimbaud

Le sere turchine d'estate
andrò nei sentieri
punzecchiato dal grano,
calpestando erba fina:
sentirò, trasognato,
quella frescura ai piedi.
E lascerò che il vento
mi inondi il capo nudo
non dirò niente, non penserò niente:
ma l'amore infinito mi salirà nell'animo,
e andrò lontano, più lontano,
come uno zingaro, nella natura
felice come una donna

Pedro Salinas

Lo troveremo, sì.
Il nostro bacio.
Sarà su di un letto di nubi,
di cristalli o di braci?
Sarà
fra un minuto,
o domani,
o nel secolofuturo,
o proprio all'estrema soglia dei mai?
Vivi, morti? Lo sai?
Con la tua carne e la mia,
con il mio nome ed il tuo?
O forse dovrà essere con altre labbra,
con altri nomi
e dopo secoli,
ciò che oggi vuole essere,
qui, sin da ora?
Non lo sappiamo.
Sappiamo che sarà.
Che in qualche cosa, sì, e in qualcuno
si dovrà realizzare
questo amore inventato
senza terra nè data
dove posarsi ora:
il grande amore sospeso.
E che forse, dietro
cortine di anni,
un bacio sotto cieli
che mai abbiamo visto,
sarà, senza che lo sappia
chi crederà di darlo,
trasceso alla sua gloria,
il compimento, infine,
di quel bacio impaziente
che ti vedo aspettare,
palpitante sulle labbra.
Oggi
il nostro bacio, il suo letto,
stanno nella fede soltanto.

Pedro Salinas

Per vivere non voglio
isole, palazzi, torri.
Che altissima allegria:
vivere nei pronomi!

Getta via i vestiti,
i connotati, i ritratti;
non ti voglio così,
travestita da altra,
figlia sempre di qualcosa.
Ti voglio libera, pura
irriducibile: tu.
Quando ti chiamerò, so bene,
fra tutte le genti
del mondo,
solo tu sarai tu.
E quando mi chiedereai
chi è che ti chiama,
che ti vuole sua,
sotterrerò i nomi,
le pergamene, la storia.
Comincerò a distruggere quanto
m'hanno gettato addosso
da prima ancora ch'io nascessi.
E ritornato ormai
all'eterno anonimato
del nudo, della pietra, del mondo,
ti dirò:
«Io ti voglio, sono io»

giuseppe conte

Te lo ricordi, infedele, quel mattino
che dormivamo nudi vicino

e un sole più che orientale
salendo veloce le scale

bussò ai nostri vetri e ci svegliò?
Te lo ricordi, infedele, o no?

Il primo raggio forte, sereno,
si infranse alla sommità del tuo seno

così scoppiò per un istante
un vortice di luce inondante

da te, da noi, eco del fuoco disperso
di quando cominciò l'universo;

come se due che hanno fatto l'amore
fossero madri di tutte le aurore.

Adius

Il tuo viso esiste fresco
mentre una sera scende dolce
sul porto.
Tu mi manchi molto,
ogni ora di più.
La tua assenza è un assedio
ma ti chiedo una tregua
prima dell'attacco finale
perchè un cuore giace inerte
rossastro sulla strada
e un gatto se lo mangia
tra gente indifferente
ma non sono io,
sono gli altri.
E così...

Vuoi stare vicina? nooo?
Ma vaffanculo. Ma vaffanculo.
Sono quarant'anni che ti voglio dire... ma vaffanculo.
Ma vaffanculo te e tutti i tuoi cari. Ma vaffanculo.

Ma come? Ma sono secoli che ti amo, cinquemila anni, e
tu mi dici di no? Ma vaffanculo. Sai che cosa ti dico? va-ffan-culo. Te,
gli intellettuali e i pirati. Vaffanculo. Vaffanculo .
Non ho altro da dirti. Sai che bel vaffanculo che ti porti nella tomba?
Perché io sono bello, sono bellissimo, e dove vai? Ma vaffanculo. E
non ridere, non conosci l'educazione, eh? Portami
una sedia, e vattene.

per chi non conosce L'autore o come lo chiamvano "litaliano"
http://it.wikipedia.org/wiki/Piero_Ciampi

http://pierociampi.altervista.org/index.htm